
La situazione in Siria è simile al caos in Libia, ma ci sono molti più attori (locali ed esterni) in azione, il che rende difficile prevedere cosa accadrà.
Affermando di uccidere l’autoproclamato “califfo” dell’Isis Abu Bakr al-Baghdadi, i funzionari statunitensi hanno fatto a pezzi la propaganda del cambio di regime su Idlib, scrive Dan Cohen.
Centinaia di soldati americani restano in Siria, non per garantire la sicurezza di qualche gruppo di persone, ma per occupare le riserve petrolifere del paese e impedire al governo siriano le entrate necessarie per la ricostruzione, riferisce Ben Norton.
Dopo l'alleanza Damasco-curdi, la Siria potrebbe diventare la più grande sconfitta per la Central Intelligence Agency dai tempi del Vietnam, afferma Pepe Escobar.
I curdi si trovano nel mezzo di una lotta di potere tra Stati Uniti, Russia, Turchia, Iran e Siria – una situazione familiare che segue decenni di conflitto geopolitico nella loro regione, spiega Ted Snider.