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Con la nuova azione degli Stati Uniti contro Mosca, il Russiagate resta come un vampiro, senza nessuno in grado di conficcargli un paletto di legno nel cuore e tenerlo lì.
La mancanza di dettagli richiesta da Pelosi potrebbe semplicemente significare l’assenza di prove credibili dell’ingerenza russa, così come l’assenza di funzionari clapperiani per evocarlo.
I professionisti veterani dell'intelligence for Sanity hanno scritto una nuova nota al procuratore generale William Barr in merito alle nuove prove che indicano che non vi è stato alcun attacco ai computer del Comitato nazionale democratico.
Scott Ritter analizza le risposte recentemente rilasciate di Shawn Henry, un consulente di sicurezza privato, alle domande di Adam Schiff sui dati esfiltrati dal DNC.
Questa è la quarta storia della serie Best of Consortium News mentre ripercorriamo i nostri primi 25 anni durante l'anno giubilare.