È una scommessa sicura che gli Stati Uniti sarebbero un paese completamente diverso se la separazione tra media e stato e la separazione tra corporazione e stato fossero sancite come lo è la separazione tra chiesa e stato, scrive Caitlin Johnstone.
Il ritiro della nomina di James Cavallaro a una commissione per i diritti umani è stato denunciato dai difensori dei diritti come un giro di vite nei confronti delle critiche alle politiche violente del governo israeliano in Palestina.
Lunedì il Dipartimento di Stato americano ha chiarito che è disposto a sostenere solo parte del lavoro svolto in Siria dalle ONG, ma che non avrà rapporti con il governo di Assad, riferisce Peoples Dispatch.
Il governo degli Stati Uniti ritiene che l’unica istituzione democratica in Venezuela sia un’assemblea che non si riunisce da sette anni e il cui mandato è scaduto, scrive Vijay Prashad.
Gli unici media che il governo americano sostiene sono quelli la cui persecuzione può essere sfruttata politicamente e quelli che possono essere usati per diffondere propaganda, scrive Caitlin Johnstone.
La Russia sembra essere legittimamente preoccupata per la possibilità che l’Ucraina costruisca e utilizzi una “bomba sporca”, al punto che ha compiuto il passo senza precedenti di contattare diverse autorità di difesa occidentali di alto livello.
È imperdonabile che questi negoziati diretti di pace non siano già in corso. La recente escalation di questa guerra rende i colloqui di pace più necessari, non meno.
Questa è la fase del controllo narrativo in cui il pubblico è addestrato a difendere il diritto del proprio governo a commettere una guerra psicologica, anche quando è apertamente basata su vere e proprie bugie.
Il muro della propaganda che torreggia su di noi, fondato su un’insidiosa cultura dell’irrazionalità che ha finito per permeare il sistema politico americano, si sta indebolendo.