Etichetta: partito repubblicano

Ripristinare un “conservatorismo” responsabile

Per quanto “liberale” sia diventata una parolaccia nella politica statunitense, la parola “conservatore” è stata strappata da tutte le sue onorevoli tradizioni e ridefinita come una pericolosa forma di radicalismo, afferma l’ex funzionario della CIA Graham E. Fuller.

Le prove future per Trump

Il percorso di Donald Trump verso la vittoria è stato facilitato dal fatto che i partiti repubblicano e democratico erano istituzioni fragili, corrotte e svuotate, pronte a crollare, ma le sue prove sono solo iniziate, scrive John Chuckman.

Democratici persi in un deserto aziendale

Nell’ultimo quarto di secolo, il Partito Democratico nazionale si è fuso con la macchina da soldi pay-per-play di Clinton e ha perso contatto con il populismo americano. Allora cosa bisogna fare e quali sono le prospettive del partito, si chiede Lawrence Davidson.

L’America ha bisogno di “promozione della democrazia”

Il governo degli Stati Uniti dà lezioni ad altri paesi sulla “democrazia” – e finanzia l’opposizione interna in nome della “promozione della democrazia” – ma il suo comportamento è ben al di sotto delle norme democratiche, afferma l’ex analista della CIA Paul R. Pillar.

Trump ha ucciso la “democrazia liberale”?

La vittoria di Donald Trump ha stimolato i commenti sulla “morte della democrazia liberale”, ma i semi di quella fine sono stati piantati negli anni ’1980 in mezzo all’ortodossia delle élite a favore dell’economia neoliberista, sostiene Mike Lofgren.

Resistere al cane da guardia del Congresso

Non che la corruzione politica non si verifichi con un governo diviso, ma con i repubblicani che controllano tutti e tre i rami, le prospettive di ulteriori scandali tipo Abramoff aumentano, avvertono Bill Moyers e Michael Winship.

Il mandato Trump inesistente

I repubblicani rivendicano il mandato di parlare a nome della “maggioranza silenziosa”, ma i numeri reali mostrano che non solo Donald Trump non è riuscito a ottenere una maggioranza, ma il suo totale di voti ha eguagliato quello di altri recenti candidati del GOP, osserva Nicolas JS Davies.

Il massiccio “fallimento dell’intelligence” dell’establishment

Per quanto scioccante sia stata la vittoria di Donald Trump – e per quanto incerto sia il futuro – la sua vittoria ha segnato un massiccio “fallimento dell’intelligence” dell’establishment, un duro colpo alla sua arroganza e al suo auto-atteggiamento, dice l’ex funzionario della CIA Graham E. Fuller.

Donald Trump perseguita Hillary Clinton

A partire dalla Strategia del Sud di Richard Nixon, il Partito Repubblicano ha aumentato i suoi numeri facendo leva sugli istinti più bassi dell’America, portando ora alla cruda immagine di Donald Trump che quasi perseguitava Hillary Clinton, osserva Michael Winship.

Il linguaggio incendiario di Donald Trump

Esclusivo: il candidato repubblicano alle presidenziali Donald Trump si sta prendendo una batosta dalle pubbliche relazioni per uno sciatto riferimento al Secondo Emendamento interpretato come un appello all'assassinio di Hillary Clinton, ma quale era il suo intento, chiede Robert Parry.