Andrea Germanos riferisce sui motivi per cui 18 organizzazioni – tra cui il National Press Club, Reporter Senza Frontiere, il Comitato per la Protezione dei Giornalisti e PEN America – stanno lanciando l’allarme.
Etichetta: Violenza della polizia
RIVOLTA: affrontare la violenza del potere statale
Per chi e per cosa lo Stato mantiene sicuro il proprio territorio? La risposta è diventata più difficile da nascondere nel tempo, scrive Jonathan Cook.
Rivolta nazionale contro lo Stato fallito
Per ottenere i cambiamenti di cui abbiamo bisogno, le persone devono rimanere in strada e collegare i problemi che dobbiamo affrontare alla richiesta di cambiamenti sistemici, scrivono Kevin Zeese e Margaret Flowers.
RIVOLTA: la militarizzazione ha favorito una cultura della polizia che trasforma i manifestanti in “nemici”
La militarizzazione dei dipartimenti di polizia è stata una caratteristica delle forze dell’ordine interne degli Stati Uniti sin dagli attacchi dell’9 settembre e, nonostante gli sforzi per promuovere la riduzione dell’escalation come politica, la cultura della polizia sembra essere bloccata nella mentalità “noi contro loro”, scrive…
LEE CAMP: Diciannove fatti sulla polizia americana che ti lasceranno a bocca aperta
RIVOLTA: Con la militarizzazione dei poliziotti in piena mostra, il Senatore progetta un emendamento per porre fine al trasferimento di equipaggiamento militare alla polizia locale
RIVOLTA: rivolta o resistenza: l'inquadramento dei media modella la visione del pubblico
Il ruolo svolto dai giornalisti può essere indispensabile se si vuole che i movimenti acquisiscano legittimità e facciano progressi, scrive Danielle K. Kilgo.
25 ANNI DI CN: 'Un'eco lontana su razza e polizia'—Ago. 24, 2017
Questa è la settima storia della nostra serie che ripercorre un quarto di secolo di reportage di Consortium News.
RIVOLTA: Trump minaccia di catturare i manifestanti con la Posse
AGGIORNAMENTO: Donald Trump ha minacciato di scatenare “il potere illimitato dei nostri militari” per reprimere la rivolta del Minnesota, utilizzando l’esercito americano essenzialmente per “invadere” uno stato senza il consenso del governatore, scrive Joe Lauria.