L'intervista di Tucker Carlson con Vladimir Putin sottolinea la differenza fondamentale tra imperialismo e revanscismo poiché i critici occidentali confondono di proposito o per ignoranza i due per servire i propri interessi, scrive Joe Lauria.
John Pilger, il cui funerale si è svolto martedì a Londra, ha scritto questo resoconto del processo di estradizione del suo amico Julian Assange nel novembre 2021.
Il problema non è “l'inazione globale” per prevenire atrocità di massa, come sostiene il Guardian, scrive Jonathan Cook. È un intenso sostegno da parte degli Stati Uniti e del Regno Unito alle atrocità fintanto che rafforzano il loro potere globale.
I media mainstream hanno ripetuto che l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia è stata “non provocata” e sfida i fatti e gli standard giornalistici, ma è riuscita a permeare la coscienza collettiva dell'Occidente.
Il Pakistan ha imposto un blackout mediatico al deposto primo ministro e a migliaia di nuovi prigionieri politici incarcerati in condizioni spaventose. La condanna nel Regno Unito e negli Stati Uniti è stata inesistente.
L’incapacità dei giornalisti di organizzare una campagna per liberare Julian Assange, o di denunciare la feroce campagna diffamatoria contro di lui, è un altro errore catastrofico e autodistruttivo da parte dei media.
All'udienza per l'estradizione di Assange a Londra, Ellsberg si è battuto contro il modo in cui la pubblicazione da parte di WikiLeaks dei documenti di Manning, analogamente ai Pentagon Papers, era stata demonizzata e poi criminalizzata.
Un redattore di Radio New Zealand è stato sospeso ed è sotto inchiesta per la pratica consolidata di fornire resoconti equilibrati e basati sui fatti, scrive Tony Kevin.