Etichetta: Crollo di Wall Street

Globalizzazione senza epicentro

E. Ahmet Tonak e Vijay Prashad affermano che la ritirata dalla globalizzazione progettata dall’Occidente da parte di alcune aree del mondo è iniziata prima della pandemia e prima della guerra della Russia contro l’Ucraina. 

Wall Street, banche e cittadini arrabbiati

La “ripresa” economica post-Grande Recessione è stata in gran parte riservata ai partecipanti ai mercati finanziari, non alla maggioranza che lavorava più ore e svolgeva più lavori, scrive Nomi Prins. 

Plutocrazia adesso!

Gli Stati Uniti oggi si qualificano come una plutocrazia – per una serie di motivi, e stanno avendo un profondo impatto sui media, sull’istruzione e sui think tank – anzi sull’intera società, afferma Michael Brenner. 

Il voto “no” greco stimola una resistenza più ampia

Esclusivo: gli elettori greci si sono ribellati alla Germania e alle potenze dominanti dell’Europa rifiutando le richieste di maggiore austerità, ma la resistenza greca sta risuonando anche in tutto il continente, incoraggiando altri paesi in difficoltà stanchi di condizioni simili alla Depressione, afferma Andrés Cala.

In Spagna si diffonde il risveglio fascista

Esclusivo: il dolore economico derivante dal crollo di Wall Street del 2008 e la conseguente Grande Recessione hanno alimentato il movimento di destra Tea Party negli Stati Uniti e una rinascita del fascismo in alcune parti d'Europa, inclusa la Spagna, duramente colpita, dove...

La sconfitta dei “funzionari pubblici”

Per diversi decenni, la destra americana ha riversato il suo disprezzo sui dipendenti pubblici come parte di una strategia volta a delegittimare la regolamentazione federale del settore privato, contribuendo a disastri come il tracollo di Wall Street del 2008. Ma l’abbattimento dei “funzionari pubblici” continua …