
Nonostante il rischio di essere complici dei crimini di guerra di Israele, i leader australiani restano legati al business della vendita di armi e componenti di armi a Israele, scrive Stefan Moore.
Cavi ed e-mail trapelati mostrano come i massimi funzionari dell'agenzia abbiano respinto le prove interne secondo cui gli israeliani avrebbero fatto un uso improprio di bombe di fabbricazione statunitense e si siano adoperati per fornirne altre mentre aumentava il numero delle vittime a Gaza, riferisce Brett Murphy.