Con i democratici che bramano una nuova e costosa guerra fredda con la Russia – e il presidente Trump che risponde assumendo generali e riversando più soldi nel Pentagono – le prospettive di pace e razionalità sono deboli, osserva William Blum.
Etichetta: William Blum
Ciò che manca alla “Grande Muraglia” di Trump
La “Grande Muraglia” del presidente Trump ignora una delle ragioni principali per cui messicani e centroamericani disperati fuggono verso nord: la storia dell’intervento militare ed economico degli Stati Uniti che ha creato povertà e repressione, osserva William Blum.
Come gli Stati Uniti credono alle cose impossibili
Un Trump Plus: riduzione delle tensioni con la Russia
La vecchia guerra fredda rivive con la morte di Castro
Le “Guerre dell’informazione” ufficiali di Washington
Gli organi ufficiali di Washington, come il Dipartimento di Stato e il Washington Post, si stanno innervosendo per la loro presa sempre più debole sulle narrazioni a cui le persone dovrebbero credere, come spiega William Blum.
Fare una guerra fredda fino alla fine del mondo
Obama: da molti lati della sua bocca
Il presidente Obama parla spesso con così tante voci che sembra che sarebbe diventato un grande ventriloquo, un fenomeno di sofismi e delusioni che William Blum ha documentato nel corso degli anni.
Trump come “candidato relativo alla pace”
Hillary Clinton non ha mostrato alcun vero rimorso per il suo sostegno ai “cambiamenti di regime” neoconservatori, alle guerre aggressive e alla belligeranza nei confronti della Russia, lasciando lo spesso odioso Donald Trump come relativo candidato per la pace, afferma John V. Walsh.
A Cuba con odio
Viaggiando a Cuba e allentando l'embargo, il presidente Obama segnala una riduzione dell'ostilità degli Stati Uniti ma non si scusa per la crudeltà che Washington infligge all'isola caraibica per più di mezzo secolo, dice William Blum.