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Dieci suggerimenti di buon senso per fare la pace, non la guerra

Il primo anno in carica del presidente Trump ha portato a un'escalation di aggressioni militari all'estero, basandosi sugli interventi delle amministrazioni precedenti, ma ci sono passi che l'America può intraprendere per muoversi verso un futuro più pacifico, scrive US Air in pensione...

La guerra che non finisce mai (per l'Alto Comando Militare degli Stati Uniti)

Una preoccupazione per la “capacità di vincere” della guerra del Vietnam è persistita tra i comandanti militari statunitensi che perseguono ostinatamente la guerra al terrorismo, nonostante tutte le indicazioni della realtà disastrosa di entrambi i conflitti, scrive il maggiore dell’esercito americano Danny Sjursen per TomDispatch. 

I generali di Trump ingrassano il Pentagono

La troika di generali del presidente Trump può alleviare i timori dell'opinione pubblica sulla sua irascibile imprevedibilità, ma sono anche impegnati a gonfiare il bilancio militare statunitense e ad ingrassare i produttori di armi amici, scrive JP Sottile.

L’ingrato compito di “salvare” Trump

Il presidente Trump sembra perso nella palude della sua mente superficiale, abbattendo gli “adulti” intorno a lui più di quanto riescano a sollevarlo, come spiega l’ex analista della CIA Paul R. Pillar.

Il miscuglio di politica estera di Trump

Sotto attacco feroce dal momento della sua straordinaria elezione, il presidente Trump non è riuscito a perseguire una politica estera coerente poiché mescola e abbina la belligeranza vecchio stile con un pragmatismo ad hoc, spiega Gilbert Doctorow.

Trump distrugge le speranze di pace in Afghanistan

Affidando le decisioni della guerra in Afghanistan ai “suoi generali”, il presidente Trump potrebbe ammettere la sua inidoneità come comandante in capo, ma sta anche tradendo gli elettori che speravano che potesse porre fine alla guerra, afferma l’ex analista della CIA Paul R. Pillar.

McMaster sollecita un’altra “ondata” afgana

Esclusivo: l’incapacità di ritenere responsabili gli autori della guerra in Iraq ha portato a false narrazioni su “ondate di successo” che non hanno mai realmente avuto successo – e ora potrebbero consentire al massacro afghano di intensificarsi, riferisce James W Carden.