Etichetta: Gilbert Dottorow

Nel caso ti fossi perso...

Alcune delle nostre storie speciali di gennaio hanno evidenziato eventi storici travisati, analizzato le carenze del Partito Democratico e ricordato l'eredità di Robert Parry.

Mettere in discussione il “motivo” del Russiagate

Un pilastro fondamentale dell’affare Russia-gate è il presupposto che i leader russi volessero fermare Hillary Clinton e sostenere Donald Trump, ma le opinioni del Cremlino sulle elezioni dello scorso anno erano molto più sfumate, scrive Gilbert Doctorow.

Nel caso ti fossi perso...

Alcune delle nostre storie speciali di ottobre riguardavano l’impatto del cambiamento climatico, il ruolo saudita nello spargimento di sangue in Medio Oriente, il melodramma in corso sul Russia Gate e cosa significa per il giornalismo.

Il tandem Russia-Cina cambia il mondo

La persistente demonizzazione della Russia da parte dell’Occidente negli ultimi dieci anni ha spinto Mosca a un’alleanza di fatto con la Cina, cambiando il panorama geopolitico in modi che gli esperti statunitensi ancora non ammettono, scrive Gilbert Doctorow.

Nel caso ti fossi perso...

Alcune delle nostre storie speciali di settembre hanno esaminato il rischio di una guerra nucleare contro la Corea del Nord, il cambiamento degli equilibri di potere in Medio Oriente e l’escalation dell’isteria sul Russia-gate.

Un orecchio sordo ai terribili avvertimenti russi

Washington ufficiale è così ossessionata dalle tanto pubblicizzate accuse di Russia-gate che non si rende conto dei terribili avvertimenti della Russia secondo cui la continua interferenza militare degli Stati Uniti in Siria non sarà tollerata, come osserva Gilbert Doctorow.

I russi combattono le sanzioni occidentali

Considerata l’economia sbilanciata della Russia – fortemente dipendente dalle entrate energetiche – sembrava un facile bersaglio per le sanzioni occidentali, ma invece i russi hanno risposto creando nuove industrie, grandi e piccole, scrive Gilbert Doctorow.

Trump, un interventista rozzo

La decisione del presidente Trump di presentarsi alle Nazioni Unite e di smascherarsi come un bellicoso interventista ha distrutto ogni speranza che rimanesse che avrebbe scelto una strada sostanzialmente diversa da quella dei suoi predecessori, dice Gilbert Doctorow.