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La speranza perduta della democrazia

Le nazioni occidentali amano usare la “promozione della democrazia” come giustificazione per interferire in altri paesi, compreso il rovesciamento dei leader eletti (come in Ucraina). Ma le stesse democrazie occidentali spesso non sono all’altezza dei valori democratici, come spiega John Chuckman.

Ancora ipocrisia neoconservatrice in Medio Oriente

I neoconservatori americani stanno ora portando avanti i loro obiettivi di “cambio di regime” in Medio Oriente definendo “islamici” i “nemici”, come il governo in gran parte laico della Siria, mentre proteggono “amici” come l’Arabia Saudita nonostante la sua intensa religiosità, ancora un altro doppio standard, scrive ex analista della CIA Paul R. Pillar.

Perfezionamento del “cambio di regime” in Ucraina

L’amministrazione Obama ha perfezionato la pratica del “cambio di regime”, allontanandosi dai carri armati vecchio stile nelle strade o dalle invasioni palesi da parte delle truppe statunitensi, optando invece per la “promozione della democrazia” che si basa sulla “guerra dell’informazione” per spodestare i governi eletti sfavoriti dai governi. Washington, dice Ted Snider.

Le pericolose panacee mediorientali di Cheney

Il gruppo estremista ISIS sostiene che solo la brutalità potrà allontanare gli occidentali, compresi gli israeliani di origine europea, dal Medio Oriente. Ma il rovescio della medaglia è la richiesta da parte di personaggi come Dick Cheney di una repressione sempre maggiore di...

Il caos del “cambio di regime” in Libia

I falchi della guerra americani, tra cui l’allora segretario di Stato Hillary Clinton, erano entusiasti del “cambio di regime” libico organizzato attraverso una campagna di bombardamenti USA-Europa nel 2011. Ma ora, con la Libia lacerata dalla guerra civile e l’intervento delle potenze arabe, la “vittoria” ha…

La politica estera di Obama è in difficoltà

Mentre il presidente Obama si trova ad affrontare crisi di politica estera simultanee in molteplici punti caldi, la sua reazione spesso appare ad hoc, precipitandosi in una riacutizzazione dopo l’altra. Ma non è il primo presidente ad affrontare scontri su più fronti, come ha affermato l’ex analista della CIA Paul R.…

I perché dietro il massacro di Gaza da parte di Israele

Il bombardamento israeliano di Gaza sta ricevendo il consueto trattamento comprensivo da parte della Washington ufficiale, che giustifica addirittura l'uccisione di civili da parte di Israele che si trovano vicino ai militanti di Hamas sostenendo che Hamas li sta usando come “scudi umani”, come ha spiegato Vijay Prashad a Dennis J Bernstein.

Comprendere il fondamentalismo islamico

Il fondamentalismo islamico spaventa l’Occidente e questa paura ha motivato una feroce ritorsione, impiegando più armi e infliggendo più massacri. Ma non comprendendo le motivazioni che spingono i jihadisti, le strategie militari potrebbero peggiorare le cose, osserva l’ex diplomatico americano William R. Polk.

I sauditi castiti guardano alla distensione iraniana

Esclusivo: L’anno scorso, il capo dell’intelligence saudita Bandar bin Sultan si vantava in tutto il mondo dell’influenza saudita sugli jihadisti radicali dalla Siria alla Cecenia e della collaborazione con Israele contro l’Iran. Ma Bandar non c’è più e i sauditi potrebbero fare dei tagli, scrive Andres…

Lo spettacolo della repressione egiziana

Il regime golpista egiziano, sostenuto dagli Stati Uniti, ha virato ulteriormente verso la repressione politica del governo democraticamente eletto Morsi, comprese condanne a morte di massa per i suoi seguaci. Lo spettacolo ha stimolato l’opposizione degli Stati Uniti alla continuazione degli aiuti militari, come osserva l’ex analista della CIA Paul R. Pillar.