Mentre la Washington ufficiale è ossessionata dalla Russia, l’amministrazione Obama sta adottando una strategia simile contro la Cina, circondandola e poi accusandola di “aggressione”, come spiega John Pilger.
L’improbabile elezione di Donald Trump è un colpo simile alla Brexit per le élite globali che hanno sposato un arrogante mix di politica estera neoconservatrice ed economia neoliberista che ha ferito molti cittadini comuni, afferma l’ex diplomatico britannico Alastair Crooke.
Gli Stati Uniti si comportano come se le loro forze armate avessero il diritto inalienabile di operare vicino ai confini di altre nazioni e quelle nazioni non hanno il diritto di considerare queste azioni come provocatorie, scrive Jonathan Marshall.
Esclusivo: Washington ufficiale è in agitazione per l’apertura del presidente filippino Duterte alla Cina e il suo allontanamento dagli Stati Uniti, ma questo riallineamento batte l’alternativa, una resa dei conti militare tra Stati Uniti e Cina, scrive Jonathan Marshall.
Il processo politico americano da circo, con media che privilegiano le banalità alla sostanza, sta dando alla democrazia una cattiva reputazione nel mondo e sta facendo bella figura al confronto con le strutture alternative, dice l’ex funzionario della CIA Graham E. Fuller.
Il discorso del presidente Obama all'ONU ha guardato criticamente al ruolo degli Stati Uniti nel mondo e ha ammesso le carenze del capitalismo, in contrasto con la precedente spavalderia di Obama riguardo all'America “indispensabile” ed “eccezionale”, nota Joe Lauria.
Il vertice del G20 in Cina ha segnato un possibile cambiamento epocale nel potere economico globale, con il presidente cinese Xi che spinge per un nuovo modello basato sulla connettività fisica, come “One Belt, One Road”, scrive l’ex diplomatico britannico Alastair Crooke.
Esclusivo: la minaccia degli Stati Uniti di lanciare un attacco nucleare di primo impatto ha poco valore strategico reale – sebbene rappresenti un rischio reale per la sopravvivenza umana – ma il presidente Obama teme le critiche politiche se cambia la politica, come spiega Jonathan Marshall.
Con sorpresa di molti, alcuni vecchi sostenitori della Guerra Fredda, tra cui Zbigniew Brzezinski, si stanno raffreddando all’idea di una nuova guerra fredda con Russia e Cina, riconoscendo che la cooperazione ha più senso del confronto, osserva Kathy Kelly.
Hillary Clinton promette di assumere una posizione più dura sugli accordi commerciali statunitensi, ma questo discorso elettorale serve solo a placare i sostenitori di Bernie Sanders e sottrarre un po’ di sostegno a Donald Trump, si chiede JP Sottile.