Il “molo temporaneo” in costruzione sulla costa mediterranea di Gaza non è lì per alleviare la carestia, ma per mandare i palestinesi sulle navi e mandarli in esilio permanente.
L’ondata di proteste popolari globali scoppiata nel 2010 e durata un decennio si è estinta, il che significa che sono necessarie nuove tattiche e strategie, come spiega Vincent Bevins nel suo libro If We Burn.
Quest’anno oltre 2,500 migranti sono morti o scomparsi nel tentativo di attraversare il mare per raggiungere l’Europa, riferisce l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, rilevando un aumento sorprendente rispetto allo scorso anno.
L’attuale amministrazione americana ha finora appoggiato (o tollerato) due colpi di stato: uno politico in Tunisia e un palese rovesciamento militare la scorsa settimana in Sudan, scrive As`ad AbuKhalil.