Fresco del suo spettacolare spettacolo a Washington martedì, il famoso musicista Roger Waters è intervenuto in una manifestazione per i detenuti WikiLeaks editore fuori dal Dipartimento di Giustizia mercoledì.
Tra gli altri relatori dell'evento figurava Max Blumenthal, redattore capo del Zona grigia; Chip Gibbons, giornalista e direttore politico di Defending Rights and Dissent; Joe Lauria, redattore capo di Notizie del Consorzio; e il giornalista indipendente Sam Husseini, che ha dichiarato:
“In effetti siamo prigionieri anche noi. Non è solo Giuliano. Siamo prigionieri perché non riceviamo le informazioni di cui abbiamo bisogno. La prigionia di Julian è profondamente legata alla nostra. Non si tratta solo dei giornalisti iracheni presi di mira; non è semplicemente Julian; si tratta della possibilità di ottenere la verità su ogni questione sotto il sole”.
Non accade nulla se la parola non è accompagnata da azioni fisiche. Assalto alla Bastiglia.
È ora di prendere d'assalto la Bastiglia britannica.
Grandi interventi di Joe Lauria, Roger Waters, Max Blumenthal e non ultimo Sam Husseini, che hanno fornito dettagli davvero interessanti.
È ora di spostarsi da Hyde Park – in senso figurato – per portare il messaggio al mainstream.
Grazie! Assange libero!!
“Liberate Assange ORA”.
Bravo signor Waters!
Perché Blumenthal sorvola sul fatto che è stata l'amministrazione Chump(trump) ad avanzare le accuse contro Assange? Questo non vuole scusare Biden/Garland, ma questo terrorismo contro il giornalismo + le accuse ufficiali contro Assange iniziate con Chump—— + i presunti tentativi di omicidio orchestrati tramite Pompeo sono molto rilevanti. Perché Max non sputa fuori anche QUESTO? Sembra indicare che "il ragazzo arancione" sia una specie di vittima del cazzo (?)
Grazie per CN!
Non proprio. Le accuse in realtà hanno avuto origine sotto Obama. Assenge non sarebbe mai stato perdonato per aver esposto i discorsi di Hillery Clinton a Wall Street e per come il DNC abbia ingannato Bernie Sanders dalla nomination democratica nel 2016, tra le altre cose. Non difendiamo ciò che ha fatto l’amministratore Trump, ma non permettiamo all’FBI di continuare l’ira politica