GUARDA: La copertura dell'udienza per l'estradizione di Assange

Una tavola rotonda dal vivo con i giornalisti che hanno avuto accesso agli atti quotidiani all'Old Bailey, ospitata da Kevin Gosztola di A prova di ombra. 

Ospiti:  Taylor Hudak, Cathy Vogan, Mohamed Elmaazi, Juan Passarelli, Richard Medhurst, Mary Kostakidis, Tareq Haddad e Joe Lauria.  

 

2 commenti per “GUARDA: La copertura dell'udienza per l'estradizione di Assange"

  1. Harriet Heywood
    Ottobre 4, 2020 a 12: 08

    "Julian Assange viene torturato per aver diffuso le stesse informazioni per le quali lui e WikiLeaks hanno ricevuto circa 20 premi, tra cui un Pulitzer e un premio da Amnesty International." Questo dice tutto, il che è ancora più dannoso per The Guardian, The Times e altre fonti MSM che hanno tratto profitto da questi importanti file.

  2. Hotdog
    Ottobre 4, 2020 a 03: 03

    Grazie per questo eccellente lavoro. Mary Kostakidis è un'impareggiabile giornalista australiana e gli altri ospiti sono persone brillanti. Ma penso che potrebbe non cogliere il punto centrale. Dal mio punto di vista, se si combina la sua accurata valutazione dell’autoritarismo (è uno tsunami qui in Australia) e l’apparente riluttanza dei media a coprire le ingiustizie inflitte a Julian dal Regno Unito, c’è solo una conclusione logica. Lo vedo come un “accordo”, come un accordo, come un accomodamento, come un accordo. Vedo in particolare l’attuale termine “consentito”, favorito dagli autoritari ovunque. Al MSM sarà “permesso” di continuare le sue attività se accetta il potere. Se obbedisce al regime al potere, gli sarà “permesso” di continuare l’attività – è un business anche se finanziato con fondi pubblici – e le persone che lavorano nei MSM avranno comunque cibo in tavola. Gli autoritari possono facilmente distruggerli quando disobbediscono. Vedo una decisione commerciale sulla sopravvivenza. Lo vedo come consapevole e calcolato. Il MSM non è cieco agli eventi. Le sue azioni non sono una sorpresa. A causa della sua decisione di sottomettersi al potere, per raggiungere la propria sopravvivenza, è diventato complice, un fatto che deve rimanere invisibile. Questo è un vortice molto difficile da cui sfuggire e non potremo mai aspettarci che i media mediatici aiutino Julian. Non credo che lo odino. Semplicemente si amano di più e sono codardi.

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