La nomina di John Bolton da parte del presidente Donald Trump a suo consigliere per la sicurezza nazionale è la sua mossa più pericolosa fino ad ora, sostiene Marjorie Cohn.
Mese: Marzo 2018
L’isteria del “Novichok” russo dimostra che i politici e i media non hanno imparato la lezione dell’Iraq
L’attuale stato di isteria anti-russa ricorda i precedenti capitoli oscuri della storia americana, inclusa la corsa alla guerra in Iraq dei primi anni 2000 e il maccartismo degli anni ’1950, osserva Patrick Henningsen.
L’establishment statunitense: vietare il controllo degli armamenti
Il nuovo consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, John Bolton, è stato determinante nel lanciare guerre e nell’abolire i trattati sul controllo degli armamenti: è proprio l’uomo giusto mentre gli Stati Uniti si imbarcano in una nuova corsa agli armamenti con la Russia, osserva sardonicamente Ray McGovern.
Il complicato rapporto dell'America con le norme internazionali sui diritti umani
Gli Stati Uniti hanno da tempo un rapporto di amore-odio con le norme internazionali, avendo preso l’iniziativa di stipulare importanti accordi sui diritti umani e ignorando le denunce per i propri abusi, spiega Nat Parry.
Mettere in discussione la saggezza convenzionale sull'avvelenamento della spia russa
L'appuntamento con Bolton: quanto dovremmo avere paura?
Esclusivo: la nomina da parte di Donald Trump del falco bellico John Bolton è motivo di preoccupazione, scrive Daniel Lazare, ma ciò che forse è ancora più preoccupante è che entrambi i principali partiti politici statunitensi sono dominati da falchi belligeranti.
La corsa verso una nuova guerra fredda
Il caso dell'assassinio del re e la sonda Mueller
Cinquant'anni dopo l'assassinio del re, gli americani hanno ancora una visione confusa delle scoperte del comitato ristretto della Camera sugli assassinii, una comprensione ambigua che potrebbe finire per caratterizzare anche le opinioni americane sull'indagine di Robert Mueller, spiega Bob Katz.
Nessuna delle storie nucleari più folli di questo mese ha coinvolto la Corea del Nord
Nicolas Sarkozy: Delitto e castigo?
L'ex presidente francese Nicolas Sarkozy è sotto inchiesta con l'accusa di aver ricevuto milioni di euro in finanziamenti illegali per la campagna elettorale dal libico Muammar Gheddafi. Ciò va collocato nel contesto più ampio dei crimini di guerra commessi dai capi di stato occidentali, spiega Gilbert Doctorow.