Mese: Dicembre 2017

Katharine Graham di L'altro lato del post

Hollywood ama rendere eroi il Washington Post per i rari momenti in cui ha difeso il giornalismo – dimenticando i casi intrisi di sangue in cui il Post diffondeva bugie per giustificare le guerre, scrive Norman Solomon.

Nel caso ti fossi perso...

Alcune delle nostre storie speciali di novembre riguardavano i difetti logici e probatori dell'indagine Russia-gate e il bombardamento della Siria da parte del presidente Trump a causa di un dubbio attacco con armi chimiche. 

Mettere in discussione il “motivo” del Russiagate

Un pilastro fondamentale dell’affare Russia-gate è il presupposto che i leader russi volessero fermare Hillary Clinton e sostenere Donald Trump, ma le opinioni del Cremlino sulle elezioni dello scorso anno erano molto più sfumate, scrive Gilbert Doctorow.

Un resoconto ai nostri lettori

Dal redattore Robert Parry: Da quando abbiamo fondato Consortiumnews nel 1995, agli albori della moderna Internet, la minaccia al giornalismo serio e indipendente non è mai stata così grande come lo è oggi. Qualunque cosa si pensi dell’imbroglio del Russia Gate, cos’è…

L’abuso dell’intelligence da parte di Trump sull’Iran

Piegandosi ai desideri israelo-sauditi, l’amministrazione Trump sta abusando del processo di intelligence statunitense per fomentare la febbre della guerra contro l’Iran, proprio come ha fatto George W. Bush con l’Iraq, riferisce l’ex analista della CIA Paul R. Pillar.

Lo spaventoso vuoto all’interno del Russia-gate

Nonostante la mancanza di prove fondamentali – e il rischio di una conflagrazione nucleare come conseguenza – il Russia-gate rimane l’accusa principale per “aver preso” l’amministrazione Trump, spiega lo studioso russo Stephen F. Cohen.

Elargire denaro al Pentagono

Esclusivo: sembra che sia sempre Natale al Pentagono, dove le calze sono piene e il taglio del budget spetta a quei ragazzi dei programmi sociali nazionali, come spiega Jonathan Marshall.

La posta in gioco nelle elezioni honduregne

Continuano le proteste per le contestate elezioni presidenziali honduregne, dopo che la solida leadership di un progressista è stata spazzata via a causa di gravi irregolarità e il presidente in carica, di destra, è stato dichiarato vincitore, riferisce Rick Sterling.

La missione illegale di Trump in Siria

Anche se il “califfato” dello Stato Islamico in Siria crolla, il governo degli Stati Uniti mantiene circa 2,000 soldati nel paese nonostante non abbia alcun diritto legale di essere lì, come sostiene l’ex analista della CIA Paul R. Pillar.