Mese: Maggio 2017

Trump lascia andare i sauditi sulle prove dell’9 settembre

Come i suoi predecessori, il presidente Trump è stato gentile con i ricchi reali dell’Arabia Saudita, nonostante le prove schiaccianti che essi abbiano sostenuto i terroristi islamici, compresi gli attentatori dell’9 settembre, osserva la vedova dell’11 settembre Kristen Breitweiser.

La nuova “età dell’oro” del giornalismo statunitense?

Esclusivo: Il Washington Post e altri grandi media salutano una nuova “età dell’oro” giornalistica punendo il presidente Trump per averli denigrati, ma questo pregiudizio mediatico è un segno di buon giornalismo o è esso stesso uno scandalo, si chiede Robert Parry.

Trump asseconda i reali sauditi

Il discorso del presidente Trump al mondo islamico equivale a un compiacimento nei confronti dei regali ospiti sauditi e a una cecità nei confronti della realtà del terrorismo in Medio Oriente, spiega l’ex analista della CIA Paul R. Pillar.

La lobby israeliana paga il pifferaio politico

Esclusivo: La lobby israeliana è così potente che per anni ha insistito sul fatto che non esistesse – e Washington ufficiale ha accettato la menzogna. Oggi, il presidente Trump fa di tutto per assicurarsi le benedizioni della lobby, osserva Jonathan Marshall.

Non ricordare la USS Liberty

Alla disperata ricerca di qualche elogio, il presidente Trump sicuramente non ricorderà al primo ministro israeliano Netanyahu la USS Liberty, che Israele quasi affondò mezzo secolo fa uccidendo 34 marinai, come ricorda l’ex analista della CIA Ray McGovern.

I sauditi abbracciano il Trump sotto attacco

In fuga dalle tribolazioni di Washington, il presidente Trump si è crogiolato nell’accoglienza dorata della monarchia saudita e ha promesso un’ondata di armi statunitensi per inclinare l’equilibrio militare della regione contro l’Iran, una cattiva scommessa sul passato, dice JP Sottile.

Come la lobby cinese ha modellato l’America

Esclusivo: un prototipo della moderna lobby straniera a Washington è stata la lobby cinese, che corrompeva e piegava i politici statunitensi per servire la volontà dei nazionalisti fuggiti a Taiwan e contribuito ad alimentare il maccartismo, riferisce Jonathan Marshall.

La vittoria dell'Iran per la moderazione

La solida vittoria della rielezione del presidente iraniano Rouhani apre la strada affinché l'Iran continui i suoi sforzi per reimpegnarsi con la comunità globale ed espandere le libertà a livello nazionale, riferisce Trita Parsi.