Mese: Maggio 2017

Il gruppo imprenditoriale adulare Trump

Molti gruppi imprenditoriali statunitensi si sono lamentati del presidente Obama anche se le loro aziende prosperavano, ma elogiano il presidente Trump nonostante i dubbi sui suoi primi quattro mesi, osserva Barbara Koeppel.

Trump e la “gestione degli alleati”

L’emergente politica estera del presidente Trump è un miscuglio di messaggi contrastanti e cattive prospettive, che sollevano interrogativi su quanto bene possa gestire gli alleati, per non parlare degli avversari, scrive l’ex diplomatico britannico Alastair Crooke.

Credere all'affermazione russa sull'"hacking".

Le bugie del governo sono comuni quando si induce una popolazione a sostenere una guerra, ma le affermazioni di “hacking” russo sono insolite in quanto i funzionari statunitensi non forniscono prove mentre il “fatto” è semplicemente presunto, come spiega David Swanson.

La prima politica estera saudita/israeliana di Trump

Il presidente Trump si vanta della sua politica estera America First impegnata a “lavoro, lavoro, lavoro”, tranne quando ripete a pappagallo l’odio saudita-israeliano nei confronti dell’Iran, un’ostilità che danneggia gli interessi degli Stati Uniti e costa posti di lavoro, afferma l’ex analista della CIA Paul R. Pillar .

Trump sprofonda ancora di più nel caos del Medio Oriente

La vendita di ulteriori armi statunitensi all’Arabia Saudita potrebbe far presagire ulteriore caos in Medio Oriente, ma il presidente Trump giustifica la mossa con la sua retorica su “lavoro, lavoro, lavoro”, come ha spiegato Trita Parsi a Middle East Eye.

"Prendere Trump" con il nuovo maccartismo

Rapporto speciale: Molti democratici e progressisti stanno abbracciando un nuovo maccartismo nel loro tentativo di negare le elezioni dello scorso novembre e rimuovere il presidente Trump dall'incarico, ma è giusto, si chiede Robert Parry.

Le fazioni ucraine si contendono il potere del lobbying

Esclusivo: sebbene molti ucraini vivano in povertà, funzionari governativi e oligarchi elargiscono milioni agli addetti ai lavori di Washington per acquistare influenza, un altro esempio di come le lobby straniere possono alimentare una crisi, riferisce Jonathan Marshall.

Nuove crepe nella “valutazione” del Russia-gate

Esclusivo: gli ex capi dell'intelligence del presidente Obama ammettono di aver limitato il loro contributo alla “valutazione” del Russia Gate, che è stata gestita da analisti “selezionati”, sollevando lo spettro dell'intelligence politicizzata, riferisce Robert Parry.