Mese: Giugno 2016

La lotta continua per il diritto all’aborto

La decisione 5-3 della Corte Suprema degli Stati Uniti che ha ribaltato le onerose regole del Texas per le cliniche abortive ha bloccato una linea di attacco utilizzata dagli attivisti anti-aborto per limitare l'accesso delle donne alla procedura, riferisce Dennis J Bernstein.

La “Brexit” e il mito della democrazia

Esclusivo: Un referendum come quello sulla Brexit può essere un momento soddisfacente per una popolazione arrabbiata per sfogare le proprie frustrazioni, ma le risposte “sì o no” a domande complesse possono essere pericolose per la democrazia, spiega Daniel Lazare.

Necessario: una spinta dell’UE sulla pace in Palestina

Mentre l’Unione Europea mostra una maggiore disunione con la Brexit e minacce di altre uscite, una rinnovata spinta dell’UE per un accordo di pace israelo-palestinese potrebbe dare all’Europa il necessario senso di missione, suggerisce l’ex analista della CIA Paul R. Pillar.

Il promemoria del "dissenso" che non lo è

I principali media statunitensi pubblicizzano un “cavo di dissenso” del Dipartimento di Stato che sollecita attacchi militari contro l’esercito siriano come un atto coraggioso da parte di 51 diplomatici, ma in realtà corrisponde alle opinioni del segretario Kerry e di altri alti funzionari, osserva Gareth Porter.

Resistenza messicana ai tagli sociali neoliberali

La resistenza alle “riforme” neoliberiste del presidente messicano Peña Nieto in materia di sanità, istruzione ed energia si è diffusa in gran parte del paese dopo che violenti scontri hanno causato la morte di circa otto persone a Oaxaca, riferisce Dennis J Bernstein.

Luoghi di scambio: neoconservatori e scarafaggi

Esclusivo: I Neoconservatori vogliono una nuova Guerra Fredda – tanto meglio per saccheggiare le tasche dei contribuenti americani – ma questi discorsi sconsiderati e il profitto di guerra potrebbero innescare una guerra nucleare e lasciare il mondo agli scarafaggi, scrive Robert Parry.

Trump è davvero l’anti-neoconservatore?

Alcuni elettori americani vedono Donald Trump come l’unica speranza di spezzare la presa neoconservatrice sulla politica estera americana e di anteporre gli interessi statunitensi a quelli della lobby israeliana, ma potrebbe non essere così, afferma Chuck Spinney.

La silenziosa incoscienza di Paul Ryan

Nel panorama dei media mainstream, Donald Trump e Paul Ryan rappresentano i poli opposti del Partito Repubblicano. Trump è sconsiderato e Ryan responsabile, ma questa è una falsa dicotomia, afferma Lawrence Davidson.